PRESENTAZIONE AI FRATI CAPPUCCINI DI PUGLIADEL VOLUME:
 IL CATALOGO DE’ SOGGETTI PIÙ ILLUSTRI
TRA’ CAPPUCCINI DELLA PROVINCIA D’OTRANTO

Iaddico, 30.01.18

Mi fa particolarmente piacere che la prima presentazione di questo mio lavoro sia rivolta proprio a voi che siete i confratelli, diretti discendenti, dei frati protagonisti di questo volume, che è la trascrizione integrale di un manoscritto del ‘600.

Il progetto di un tale lavoro risale all’ormai lontano 2005 quando mi stavo occupando della storia dei cappuccini a Campi. In quell’occasione, infatti, mi imbattei nella figura del frate laico Giovanni Battista da Campie….

Ed io, da archivista, ero fortemente incuriosita di poter leggere quanto testimoniato su Giovanni Battista direttamente sul documento. E speravo anche di trovare qualche notizia sui conventi...

In quegli anni lavoravo presso l’Archivio di Stato di Brindisi e mi fu facile richiedere ai colleghi dell’ASMI il microfilm del documento, ora consultabile presso ASBR.. Un microfilm poco leggibile, devo dire, per cui con fra Francesco Monticchio decidemmo di rivolgerci a un fotografo privato per farlo trasferire su CD per renderne più facile la lettura.

Una volta avuto tra le mani il manoscritto, anzi i manoscritti, mi resi conto, forte della mia esperienza di assistenza agli studiosi nella sala studio dell’ASBR, che sarebbe stato interessante trascrivere integralmente il documento per offrire proprio a loro uno strumento di ricerca…..

Il lavoro si è diluito negli anni....perché quando si va in pensione ho scoperto che si ha ancora meno tempo di prima, un po’ perché si è presi da un delirio di onnipotenza per cui si pensa di poter fare tutto quello che prima non si riusciva a fare  e un pò perché la famiglia richiede indietro il tempo prima sottrattole con il lavoro ufficiale e lo richiede con gli interessi!

Ma mi ero ripromessa che lo avrei comunque portato a termine, altrimenti non mi sarei mai sentita in pensione, e oggi ringrazio l’editore Grifo di Lecce che lo ha ritenuto subito valido, finanziandone la pubblicazione per metà, l’imprenditore Mario Montinaro di Campi e il padre provinciale che hanno contribuito per il resto.

Un grande grazie a fra Francesco Monticchio che mi ha saputo pungolare a non mollare nei momenti di sconforto vissuti negli ultimi mesi per alcune traversie familiari, che hanno rallentato la conclusione del lavoro.

Un grandissimo grazie alla mia famiglia che ha pazientemente sopportato le mie “assenze”...ma anche supportato perché, marito e figli, sanno quanto questo lavoro mi appassioni…

Mi piace concludere riprendendo le parole di Sebastiano da Putignano, ministro provinciale, che nel 1657, incaricando Francesco da Pulsano di raccogliere ed esaminare le cose degne di memoria operate dai frati nella loro provincia, così motivava «Perché l’honore dei servi di Dio non deve essere sepolto nelle tenebre dell’oblizione, anzi deve vivere eternamente nella memoria di tutti a maggior gloria dell’Altissimo».

Rosa Anna Savoia